In tanti hanno già un dentista di fiducia da cui trovano bene ma può capitare di volerlo cambiare per diversi motivi, ad esempio perchè è andato in pensione o perché non svolge alcune prestazioni richieste, perché ci fa aspettare troppo o è disorganizzato, o semplicemente per un trasferimento.

E qui iniziano le difficoltà: come trovare un bravo dentista?

Di solito ci si affida al passaparola, si chiede consiglio ad amici o parenti.

Nell’epoca dei social e di internet è diventato sempre più frequente dare uno sguardo alle recensioni, che potrebbero essere ‘pilotate’, ma quando sono numerose e soprattutto ben motivate sono una testimonianza determinante per la scelta.

Da ‘insider’ del settore posso fornirti qualche consiglio per aiutarti a scegliere bene tra i numerosi studi dentistici presenti nelle nostre città.


Eccoti 7 parametri che ti aiuteranno a capire se hai di fronte un professionista di qualità


1 – La prima visita deve essere eseguita con la raccolta dei dati anamnestici, di esami radiografici specifici come le radiografie endorali (la sola radiografia panoramica è troppo imprecisa per fare diagnosi dettagliate) e se possibile di fotografie intraorali.

Tanti dentisti affrontano superficialmente la prima visita, proponendo subito cure e interventi senza aver fatto la diagnosi corretta;  giudico questo come primo parametro di scelta, perché mi capita spesso di diagnosticare carie, parodontite, infezioni croniche e altri problemi in pazienti ignari che sono sempre andati da un dentista che per qualche motivo non ha mai approfondito le diagnosi con le radiografie… e poi arrivano le (brutte) sorprese.

Il dentista deve preoccuparsi in primis di conoscere la tua salute generale e poi, oltre alla visita clinica accurata, ha bisogno di radiografie e immagini dettagliate del cavo orale per fare una diagnosi: solo successivamente potrà ragionare sul tuo piano di cura. Questo criterio aiuta parecchio a valutare la qualità del professionista a cui ti stai rivolgendo.

2 – Il dentista deve dimostrare una attenzione maniacale all’igiene orale del paziente. Devi sapere che la maggior parte dei problemi dentali e gengivali derivano dai batteri presenti nel cavo orale e il dentista lo sa bene. L’igiene professionale e domiciliare stanno alla base di prevenzione, cura e mantenimento. Non esistono compromessi a questa condizione, se l’igiene orale viene dimenticata o posposta a fine cura ci sono due casi: o sei un campione di spazzolamento e non ti serve l’intervento dell’igienista (rarissimo)  o probabilmente non è il dentista che cercavi.

3 – Tutti gli ambienti dello studio devono essere puliti e ordinati. I protocolli di sterilizzazione e disinfezione sono molto rigidi e rappresentano uno dei costi maggiori per uno studio ben organizzato. Ci deve essere largo utilizzo di materiale monouso e gli strumenti devono essere sterilizzati e imbustati. Gli operatori devono indossare guanti e mascherina. Durante gli interventi di chirurgia ci deve essere largo utilizzo di teli sterili, non molto dissimile da una sala operatoria ospedaliera.

Questi parametri sono garanzia di serietà dello staff medico e paramedico.

4 – Il preventivo deve essere chiaro, preciso (per quanto lo consente la situazione di partenza), correttamente spiegato dal dentista o dalla segreteria dello studio e va firmato dal paziente insieme al consenso informato per gli interventi in programma.   Non esiste che si inizi un programma di cure (a parte rari casi di prestazioni eseguite in emergenza) senza sapere cosa si spende e che alternative esistono per il paziente,  questo comportamento oltre ad essere eticamente scorretto lo è pure in base al codice deontologico.

Ogni eventuale variazione deve essere comunicata tempestivamente al paziente, che deve accettare la modifica.  Questi requisiti  ti fan capire che hai a che fare con una buona organizzazione di studio.

5 – Il dentista, se richiesto, deve spiegarti dettagliatamente perché attua una particolare procedura e su che basi decide che è quella corretta per il tuo caso. 

Non significa che il curante debba discutere dettagli scientifici o tecnici approfonditamente con il paziente, ma con parole semplici e comprensibili può spiegare le basi su cui basa la sua terapia, poichè ogni intervento e ogni operazione devono seguire protocolli solidi e ben collaudati dalla comunità scientifica.

L’ideale è trovare un dentista che abbia un buon archivio di immagini fotografiche di casi clinici risolti in passato e che possa, a richiesta, illustrarteli.

Anche questo criterio può farti capire se hai a che fare con un professionista preparato oppure con uno che non è proprio ‘sul pezzo’.

6 – La tecnologia presente in studio.  Questo fattore ‘per se’ non indica in senso assoluto che il dentista sia super-competente, ci sono apparecchiature che fanno più scena che sostanza e conosco dentisti eccellenti che lavorano con metodi tradizionali, tuttavia dimostrano che ci si trova in uno studio che investe risorse per essere aggiornato e che cerca nuove soluzioni per i propri pazienti.

Tra le apparecchiature di cui tener conto c’è il radiografico per le CBCT (radiografie tridimensionali), lo scanner per l’impronta digitale, sistemi di ingrandimento fissi o mobili (microscopio e/o occhiali ingrandenti).

7 – Il personale di studio.  In uno studio ben organizzato il dentista da solo può fare ben poco; ci sono aspetti organizzativi e di gestione che necessitano di personale preparato, attento e in numero adeguato.

Lo staff deve lavorare compatto e con compiti ben definiti per offrire un servizio di qualità.

Nel nostro studio quando una assistente o segretaria è costretta ad assentarsi, tutto l’assetto organizzativo va riequilibrato per poter affrontare bene la giornata lavorativa.

In studi con una sola aso (assistente) che si occupa di tutto, segreteria sterilizzazione assistenza, difficilmente si può essere efficienti e soprattutto non è possibile eseguire in tranquillità tutte le prestazioni necessarie. Figuriamoci quegli studi in cui il dentista lavora da solo senza aiuto!

Spero di esserti stato di aiuto se hai deciso di cambiare dentista; a volte è uno shock accorgersi di essersi affidati a dentisti poco attenti, ma adesso che sai queste cose hai degli elementi in più per decidere da chi farti curare.